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In Spagna, il limite di età è di 50 anni (fino a un giorno prima dei 50 anni). Tuttavia, per le donne di età superiore ai 45 anni, la raccomandazione è solitamente quella di utilizzare ovuli di donatrici a causa della diminuzione della qualità degli ovociti.

Nei casi in cui la qualità degli ovuli è bassa o la donna è in menopausa, l’opzione più efficace è quella di ricevere ovuli di una donatrice.

La qualità degli ovuli di donatrici giovani è elevata, il che si traduce in tassi di successo più alti per ogni trasferimento.

In genere, sono necessari un esame del sangue e un’analisi del liquido seminale nel caso in cui il partner maschile fornisca lo sperma. Inoltre, sono necessarie delle ecografie per valutare il caso e definire l’approccio migliore al trattamento. Nella nostra clinica, ogni piano è totalmente personalizzato.

Dopo aver accertato che la paziente si sia completamente ripresa, è possibile ricominciare una nuova stimolazione o preparazione endometriale nel ciclo successivo. Non ci sono differenze significative tra il riposo o l’avvio di un ciclo di FIVET consecutivo e ogni donna può decidere cosa è meglio per lei in base a come si sente.

Nell’IUI, se si utilizza la stimolazione ovarica, c’è la possibilità di ovulare due ovuli e quindi di avere una gravidanza gemellare. Nella FIVET, nella maggior parte dei casi, viene trasferito un solo embrione e i restanti vengono congelati, il che riduce al minimo il rischio di gravidanza multipla.

La vitrificazione degli ovuli è destinata alle donne che desiderano rimandare la nascita di un figlio per motivi personali, sociali o medici. Il congelamento degli embrioni, invece, viene solitamente eseguito per preservare gli embrioni rimasti da un ciclo di fecondazione in vitro, in modo da poterli utilizzare in futuro. Entrambi i metodi sono sicuri ed efficaci.

Anche se è tecnicamente possibile con la PGT-A, la selezione del sesso è illegale in Spagna. Durante il trasferimento di un embrione selezionato, né l’equipe medica né i pazienti conoscono il sesso dell’embrione.

Il numero di ovuli dipende dalla riserva ovarica della paziente e dal farmaco utilizzato. Nelle donne con una bassa riserva ovarica vengono recuperati tra i 2 e i 6 ovuli, mentre quelle con un’alta riserva ovarica possono produrne più di 15. La stimolazione deve essere personalizzata e programmata con precisione.

Non ci sono prove scientifiche che dimostrino che il riposo migliori i risultati dopo il trasferimento. Tuttavia, di solito consigliamo alla paziente di rimanere a riposo per qualche minuto per stare più tranquilla.

La stimolazione ovarica utilizza le gonadotropine, farmaci sicuri simili agli ormoni naturali, ma in dosi maggiori. Gli effetti collaterali possono includere turgidità mammaria, gonfiore o affaticamento e di solito sono lievi.

La puntura ovarica viene eseguita sotto sedazione, quindi la paziente non sente alcun dolore durante la procedura. In seguito, potrebbe avvertire un lieve fastidio simile a quello del ciclo mestruale.

Tradizionalmente, la morfologia dell’embrione veniva valutata al microscopio. Oggi, tecniche avanzate come la PGT-A, la diagnosi genetica nel terreno di coltura e il punteggio dell’intelligenza artificiale (iDAScore™) permettono di selezionare l’embrione ottimale per il trasferimento.

Sì, il trasferimento di embrioni può essere effettuato con un ciclo naturale in donne con cicli regolari. Ogni caso deve essere valutato individualmente per scegliere l’opzione che offre le più alte percentuali di successo.

Poiché le attuali tecniche di congelamento sono molto sicure e i metodi di selezione sono accurati, si raccomanda di trasferire un singolo embrione per ridurre al minimo il rischio di gravidanza multipla.

Se non si ottiene una gravidanza al primo tentativo, si consiglia un nuovo trasferimento di un embrione crioconservato dallo stesso ciclo. Se gli embrioni congelati non sono disponibili, è necessario iniziare un nuovo ciclo di stimolazione e FIVET.

In questo caso, il medico valuterà la gravità e proporrà il trattamento più appropriato, che potrebbe essere l’inseminazione artificiale, la FIVET con ICSI, la FIVET con biopsia testicolare e ICSI o, infine, l’utilizzo di sperma di un donatore.

La donazione di ovuli è spesso consigliata alle donne con menopausa o con una riserva ovarica insufficiente.

Il PGT-A viene eseguito allo stadio di blastocisti, di solito 5-7 giorni dopo la fecondazione. I risultati sono disponibili 10-12 giorni lavorativi dopo il test.

Gli embrioni in eccesso vengono congelati presso la clinica per tentativi di gravidanza futuri o per avere una discendenza in futuro.

Grazie alle strategie di trattamento personalizzate e alla vitrificazione degli embrioni, il rischio di sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS) è diminuito notevolmente e ora rappresenta un rischio residuale.

La PGT-A è consigliata per i pazienti con un rischio più elevato di aneuploidia, come le donne di età superiore ai 37 anni, anche se può essere utile anche ad altri gruppi. Consulta i nostri professionisti se pensi che possa essere utile nel tuo caso.

In caso di difficoltà nell’ottenere il campione, offriamo strategie di supporto e, se necessario, metodi di conservazione dello sperma per evitare inconvenienti il giorno della procedura.